Le Aggregazioni come Stimolo e Strumento di Sviluppo e di Crescita delle Imprese nel Mondo del Trasporto
 

“Vuoi aggregarti o essere aggregato?”

"Si. Voglio crescere!"

 
La domanda sottintende un interrogativo fondamentale nel settore dell'autotrasporto: meglio essere predatore, raggiungendo quindi una massa economica e finanziaria necessaria ad affrontare le sfide che il futuro riserva; o preda, sottomettendosi pertanto alle rigide e spietate regole del mercato che conducono una società di modeste dimensioni ad essere assorbita da una più grande (che poi risulterà essere sempre la più lungimirante).
 
A tale quesito, il sito CSE Autotrasporto Merci cerca di dare risposte organiche, concise e razionali, anche alla luce della normativa nazionale e comunitaria che, con specifiche disposizioni, incentiva e promuove, tramite agevolazioni e sovvenzioni, i processi di aggregazione tra aziende.
 
Le nuove sfide lanciate dal mercato, nazionale, comunitario ed internazionale, unitamente alla grave congiuntura economica che ha attanagliato le piccole e medio imprese nell'ultimo decennio, hanno comportato (e comporteranno) importanti spinte verso forme di aggregazione e di concentrazione tra aziende nel campo dell'autotrasporto.
La competizione internazionale rende, pertanto, necessario che le società che operano nell'autotrasporto per conto terzi, ma anche nell'ambito della c.d. intermodalità, si aggreghino sì da formare nuove entità pronte a raccogliere tutti i vantaggi che ne possano derivare:
 
  • ampliamento del proprio know how e delle proprie competenze tecnologiche;
  • massimizzazione dei profitti ed ottimizzazione dei costi;
  • politiche fiscali e tributarie ridimensionanti il proprio carico verso l'Erario;
  • incremento delle proprie capacità finanziarie e professionali;
  • sfruttamento delle economie di scala, le quali non potrebbero essere utilizzate da aziende di trasporto di limitate o medie dimensioni;
  • diversificazione della propria offerta anche attraverso la fornitura di altre tipologie di servizi che potrebbero derivare da distinti settori collegati al trasporto stradale, quali l'intermodalità e la logistica;
  • possibilità di partecipare a commesse e bandi di gara indette da Stazioni appaltanti pubbliche, nazionali e comunitarie, che richiedono il possesso di requisiti tecnici, professionali ed economico – finanziari che una piccola azienda di trasporto non potrebbe esserne titolare;
  • raggiungimento di una massa critica, sotto forma di un ampio livello di capitalizzazione, idonea alla realizzazione di progetti di crescita;
  • stabilizzazione e successivo incremento dei flussi finanziari e della propria cassa, con conseguente miglioramento dei rapporti con il sistema creditizio sotto forma di maggiore affidabilità e solvibilità.
Ogni imprenditore, in presenza di siffatti vantaggi, coglierebbe, dunque, ogni utilità dall'operare in sinergia con le altre imprese.
 
Per il raggiungimento di tali benefici, non è sufficiente, tuttavia, un semplice accordo raggiunto tra due o più aziende o una mera stretta di mano, ma è necessario intraprendere uno specifico percorso multidisciplinare, giuridico – economico – lavoristico, costituito da più fasi, che solo specialisti del settore potrebbero offrire.
 
Si pensi alla tipologia di schema societario cui intendono ricorrere le aziende, consorzio ex art. 2602 c.c. – associazione in partecipazione ex art. 2549 c.c. - joint venture – gruppi di imprese (controllate e collegate anche a mezzo holding) – gruppo europeo di interesse economico GEIE – contratti di rete – partecipazioni minoritarie e scambi azionari; o a tutta la questione dei costi – benefici relativi ad una data operazione, rilevante sotto il profilo patrimoniale – finanziario e di ottimizzazione delle risorse a disposizione; alle problematiche afferenti le piante organiche di ogni singola azienda; da ultimo, alla definizione, pianificazione e successiva attuazione di un programma imprenditoriale, avveduto ed equilibrato, avente specifici contenuti e caratteristiche.
 
Appare, quindi, dirimente, ai fini della buona uscita delle operazioni di aggregazione, la nomina di specialisti e professionisti competenti e preparati, idonei a realizzare progetti ambiziosi e redditizi. 
Sempre in suddetto contesto, ruolo importante e preminente, accanto al professionista che presta la propria attività intellettuale a favore delle società che intendono affiliarsi o unirsi, è rappresentato dallo Stato il quale, a mezzo di diversi interventi legislativi, che troverete all'interno del nostro sito alla voce “NORMATIVA”, nel rispetto di principi e regolamenti comunitari, eroga agevolazioni, sovvenzioni e contributi, tutti funzionali ad operazioni di aggregazione ed alleanze tra imprese nel settore dell'autotrasporto stradale ed intermodale.
 
Ci si riferisce, in particolare: a livello comunitario, ai Regolamenti UE n. 1407 del 2013 e n. 561 del 2014; a livello nazionale, tra l'altro, alla Legge di Stabilità per l'anno 2015, al Decreto 21 aprile 2015 Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, al Decreto 29 settembre 2015 Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, al Decreto Dirigenziale Ministero delle Infrastrutture e Trasporti 21 ottobre 2015, non da ultimo, all'Atto di indirizzo concernente l'individuazione delle priorità politiche nel settore dell'autotrasporto per il 2016 del 7 agosto 2015.
 
Il Legislatore italiano, pertanto, non guarda con sdegno a siffatti interventi bensì li agevola e li supporta sempre nel rispetto del proprio bilancio e dei vincoli di spesa.  
Per concludere questa succinta, ma incisiva, disamina, è ben possibile individuare solidi paletti del fenomeno aggregativo:
 
  1. l'aggregazione va inquadrata come sia entità dinamica e non statica, sia come fenomeno nazionale, comunitario ed internazionale, che si trasforma con il mutare della realtà economica e sociale;
  2. alla aggregazione tra imprese, mediante i diversi strumenti giurisdizionali garantiti dall'ordinamento giuridico, è possibile giungere soltanto attraverso l'ausilio di soggetti terzi (professionisti - consulenti etc.) che, posti una posizione super partes, individuano, mediante un'analisi costi – benefici, i vantaggi che possono derivare dalla interrelazione tra più aziende, anche sotto il profilo della riduzione dei costi e degli oneri di impresa;
  3. le aggregazioni comportano, da ultimo, un ridimensionamento della frammentazione e dell'eterogeneità del settore del trasporto, con conseguente riduzione e razionalizzazione degli attori in gioco (titolari di una massa critica finanziaria importante), i quali ben potranno adeguarsi e rispondere positivamente alle sfide che il mondo dei trasporti, UE ed extra – UE, lancerà nei prossimi anni.
 
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