By: AVV. ROBERTO SPOSATO
14/05/2019
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La Corte di Cassazione, Sezione IV Penale, con la pronuncia 14 giugno 2018, n. 27404, nel solco della pregressa giurisprudenza formatasi in materia (su tutte, Cassazione Penale, Sez. IV, 16 luglio 2015, n. 30989 e Cassazione Penale, Sez. IV, 167 giugno 2011, n. 24121) ha espressamente statuito che “in tema di responsabilità da sinistri stradali, il conducente favorito dal diritto di precedenza deve comunque non abusarne, non trattandosi di un diritto assoluto e tale da consentire una condotta di guida negligente e pericolosa per gli altri utenti della strada, anche se eventualmente in colpa: ne deriva che anche nella ipotesi in cui il semaforo verde consente la marcia, l’automobilista deve accertarsi dell’eventuale presenza, seppur colpevole di pedoni che si attardino nell’attraversamento, ed è tenuto a moderare la velocità per essere in grado di affrontare l’eventualità del mancato rispetto della precedenza da parte di terzi”.
Dall’analisi della su indicata massima emerge come la Suprema Corte richieda e pretenda agli utenti, nell’ambito della circolazione stradale, un “agire” diligente, prudente ed attento, rispettoso delle norme e delle disposizioni previste ed imposte dal Codice della Strada, e tenuto vieppiù conto della possibile e potenziale condotta di soggetti terzi (quali, appunto, i pedoni): in particolare, si richiama l’art. 140, comma 1 C.d.S. secondo cui i conducenti devono comportarsi in modo tale da non costituire pericolo o intralcio per la circolazione ed in ogni caso in modo che sia salvaguardata la circolazione stradale, nonché l’art. 141 C.d.S., rubricato “Norme di comportamento”, il quale, tra l’altro, al primo comma, dispone che “è obbligo del conducente regolare la velocità del veicolo in modo che, avuto riguardo alle caratteristiche, allo stato ed al carico del veicolo stesso, alle caratteristiche e alle condizioni della strada e del traffico e ad ogni altra circostanza di qualsiasi natura, sia evitato ogni pericolo per la sicurezza delle persone e delle cose ed ogni altra causa di disordine per la circolazione”

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